Quest'alieno, apparso nella mia orbita terrestre aveva aperto una fessura nel mio quieto vivere. Rimasi immobile mentre i miei vestiti prendevano posto a terra, accanto ai suoi.

...e, concessa al primo bacio,
osò tra le foglie del mio bosco
senza curarsi delle trappole
in un giorno che letà infelice
si nutrì con il latte della lupa.
| Era atteso quel massacro? Fu la guerra del sangue. Chi ha vinto? Chi ha perso?
|

Tra il biancore del lenzuolo, nella penombra, filtrava il riflesso della luna e la vittoria della luce sarrese sulla risacca dunonda che lambiva la riva e la sabbia si rimodellò al vento.
In punta di spada sinnalzò
un canto alla sua giovinezza.

Un canto dolcissimo ferì il tallone dAchille.
Fu un dolcissimo canto a turbare Venere che presto venne a carezzare le bianche pianure intorno alla porpora dei suoi piccoli capezzoli.
Un dolcissimo canto strisciò sul languore delle sirene tentatrici.
E fu il canto dolcissimo delle mani che si toccavano al ritmo quieto delle dita...
dentro la pelle liscia...
dentro la deriva del petto...
dentro la magica creazione della natura, tanto generosa
nel plasmare con grazia quel fiore assassino sul ventre. 
Immersa in un piacevole dormiveglia, la mia faccia si nascose sopra il suo collo. Poi solo stanchezza e voglia di dormire.
Lalone del primo albore iniziò a balenare pieno daccuse mentre lastro dargento sarrendeva allaurora che, come una spina spezzata, sagitava tra i grovigli dei rovi.
Mi risvegliai da sola nel mio letto.
Lunica visione che affiorò alla mente fu il ricordo di essere approdata nellisola di Venerdì.
"Credi che lo rivedrai ancora?" Mi domandai spezzando la quiete del sonno.
Continuai a dormire incurante dellautunno.
Incurante duna gratificante memoria.

Il suo sorriso, adagio, mavrebbe spogliata dai giorni che sarebbero andati via senza dire niente e adagio si sarebbe posata la polvere su ciò che improvvisamente era andato in frantumi
e mi sentii guarita dal tormento.
Tutto potrebbe essere semplice? E la vita semplice sarebbe più semplice se solo noi non la complicassimo!
Senza una ragione lerba si secca destate.
Senza una ragione un nulla che a nulla sfugge: fugge.
Senza una ragione le nubi procedono,
Senza una ragione vanno a formare la tempesta.
Senza una ragione prima o poi una foglia si stacca dal ramo Senza una ragione sallontanò lasciandomi nei disegni
i contorni duna nuova solitudine.

(Senza una ragione sparì come un miraggio nel deserto).